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domenica 28 febbraio 2021

[Gruppo di lettura] Recensione: Il labirinto degli spiriti di Carlos Ruiz Zafón

 


Hello readers! Ultima domenica di febbraio e ultima recensione di un gruppo di lettura che ho amato alla follia. Negli scorsi mesi, insieme ad un gruppo di signorine blogger accomunate dalla passione per una grande voce della letteratura spagnola contemporanea, ho (ri)letto la tetralogia de Il cimitero dei libri dimenticati di Carlos Ruiz Zafón.

Dedicheremo quest'ultimo incontro/recensione alla conclusione della serie, Il labirinto degli spiriti, ma nel caso in cui aveste bisogno di una rinfrescatina alla memoria prima di continuare, ecco i link alle recensioni precedenti:

👉 Il gioco dell'angelo

👉 Il prigioniero del cielo

👉 La saga de Il cimitero dei libri dimenticati (recensione di Ginny)


Pronti per quest'ultima recensione?

Titolo: Il labirinto degli spiriti

Autore: Carlos Ruiz Zafón

Serie: Il cimitero dei libri dimenticati

Casa editrice: Mondadori

Genere: Narrativa contemporanea

N° pagine: 840

Prezzo cartaceo: € 28,00

Trama:
Barcellona, fine anni ’50. Daniel Sampere è cresciuto, tormentato dal mistero che avvolge la morte di sua madre. Sarà Alicia Gris, un’anima emersa dalle ombre della guerra, a condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia. Ma il prezzo da pagare sarà altissimo…



Eccoci arrivati alla fine di una saga durata ben quindici anni. Non invidio i lettori che al tempo - parliamo di un finale uscito ben cinque anni fa - dovettero attendere davvero tanto per veder conclusa una saga che aveva già consacrato Carlos Ruiz Zafón nell'olimpo degli scrittori spagnoli con il primo capitolo, L'ombra del vento, uscito nel lontano 2001.
Gli anni che incorrono tra questo e l'ultimo capitolo della tetralogia de Il cimitero dei libri dimenticati non sono quindi una sciocchezza, parliamo di circa 2000 (magistrali, o quasi) pagine che di certo non si scrivono da sole, ma Il labirinto degli spiriti è davvero una degna conclusione a ciò che L'ombra del vento ha dato vita?

Sì, oggi mi sento polemica e in vena di provocazioni, quindi iniziamo proprio così:



Non negherò che ho faticato a (ri)buttar giù metà di questo libro quando, tra una scena di suspense e una di sconvolgenti rivelazioni, la storia stagnava soffermandosi quasi a lungo sul descrivere i sentimenti dei protagonisti in un preciso momento o per un ricordo lontano. È pur vero che non sono una lettrice avvezza ai sentimentalismi, ma quando la lettura ha un enorme nodo della matassa da sbrogliare, non disdegno l'andar velocemente al punto. Sono curiosissima, che posso farci?

Rileggere Il labirinto degli spiriti mi ha dato l'opportunità di guardare questa storia, e l'intera tetralogia, da un differente e nuovo punto di vista, rivalutando alcuni personaggi e ridimensionandone altri, collegando prima e diversamente tutti i suoi fili.

La prima volta che ho concluso il libro ero assolutamente sicura che fosse Alicia Gris il personaggio che più meritasse la mia stima. Una donna forte, dal difficile passato e sempre pronta ad infrangere le barriere di genere (una Spagna degli anni Sessanta del Novecento, classificava solo in un determinato modo le donne che mettevano loro stesse davanti al dovere di procreare). La storia raccontata dal suo punto di vista, o meglio, dal suo focus - si tratta sempre di una narrazione in terza persona e di un narratore onnisciente - riesce a tenere il lettore incollato alla pagina. Saranno però i primi -enta che mi salutano dall'orizzonte, ma questa volta ho preferito maggiormente le apparizioni di Fermín, un personaggio che ho rivalutato e in positivo. Una persona forgiata dagli anni e dalle avventure, sempre pronto a comprendere senza giudicare, il primo a capire tutto e a fingere, all'occorrenza, indifferenza.

Altro personaggio da non sottovalutare, costantemente presente alle spalle degli altri, è la città di Barcellona stessa,

"(...) una strega (...). Ti si intrufola sotto la pelle e non ti lascia mai andare..."

afferma lo stesso Fermín, una città che vive di luci e tenebre, sempre pronta a tendere agguati ai più ingenui.

In questo ultimo capitolo della serie de Il cimitero dei libri dimenticati, mi aspettavo una Barcellona più spettarle e magica di quella descritta nei libri precedenti, ma ahimè, in ben ottocento pagine, la città quasi scompare per lasciare spazio agli intrighi di Alicia Gris, dei Sempere e di quella macchina, spesso mortale, chiamata regime franchista. Lo stesso vale per il Cimitero dei libri dimenticati, un posto che ho immaginato un po' a metà tra il paradiso terreno dei lettori e il purgatorio degli scrittori dimenticati, e che appare solo per qualche capitolo ne Il labirinto degli spiriti.

Di certo il lettore che vuole arrivare a sciogliere il bandolo della matassa e a collegare tutti i capi sciolti, non resta deluso da questa lunga ed enorme conclusione, ma sicuramente verso la fine si percepisce quanto anche Carlos Ruiz Zafón stesso volesse mettere un punto a qualcosa iniziato molto tempo prima e che rischiava di perdere l'appeal di cui, grazie a L'ombra del vento, godeva l'intera serie.

D'altrone, dice bene Julián Carax:

"Una storia non ha principio né fine, soltanto porte d'ingresso. (...) Una storia è, in definitiva, una conversazione fra chi la racconta e chi l'ascolta: un narratore può raccontare solo fin dove lo sorregge il mestiere, mentre un lettore può leggere solo fino a ciò che porta scritto nell'anima."

So nessuno avrebbe smesso di ascoltare Zafón, ma tutto ha una fine e noi lettori lo sappiamo bene.

Probabilmente, al tempo come ora, ho caricato Il labirinto degli spiriti di aspettative più grandi del dovuto, ma ciò non significa che ne sia stata totalmente delusa. Ritagliarsi del tempo per leggere Carlos Ruiz Zafón è sempre un piacere e non posso che dare all'epilogo della storia dei Sempere e di Carax


Sono curiosa però di conoscere però la vostra opinione su quest'ultimo capito e, perché no, sull'intera serie de Il cimitero dei libri dimenticati!

Questo GDL termina qui, ma non vedo l'ora di partire con il prossimo! E voi, avete qualche autore del cuore da proporci?




 

mercoledì 23 novembre 2016

Recensione serie "Il Cimitero dei Libri Dimenticati" di Carlos Ruiz Zafón

Buongiorno cari amici!
Proprio ieri è uscito nelle librerie italiane "Il Labirinto degli spiriti" di Carlos Ruiz Zafòn, ultimo libro della serie "Il cimitero dei libri dimenticati", composta da "L'ombra del vento", "Il gioco dell'angelo" e "Il prigioniero del cielo".


 

E in occasione di questa uscita la Mondadori mi ha mandato i primi tre meravigliosi libri; GRAZIE MONDADORI!!
Eccomi qui, dunque, a parlarvene!



TRAMA: L'OMBRA DEL VENTO
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.
 
I libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito.
 
 
TRAMA: IL GIOCO DELL'ANGELO
Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria...
 
La poesia si scrive con le lacrime, i romanzi con il sangue e la storia con
 le bolle di sapone.
 
 
TRAMA: IL PRIGIONIERO DEL CIELO

Barcellona, dicembre 1957. Nella libreria dei Sempere entra un individuo misterioso che acquista una preziosa edizione del Conte di Montecristo e la lascia in custodia a Daniel perché la consegni al suo amico Fermin. Il libro porta una dedica inquietante: "Per Fermin Romero de Torres, che è riemerso tra i morti e ha la chiave del futuro", firmato "13". Tra malintesi, imbrogli e minacciosi ricordi dal passato inizia l'indagine di Daniel per decifrare quella dedica enigmatica e capire quali segreti nasconde il suo fedele amico. Prima di potersene rendere conto, il giovane libraio viene catapultato in un passato che lo riguarda da vicino.

Gli uomini sono come le castagne che si vendono per strada: quando le compri, sono tutte calde e profumate, ma quando le togli dal cartoccio si raffreddano subito e ti rendi conto che la maggior parte è marcie.

 

 

RECENSIONE
 
Wow. Non so come iniziare meglio questa recensione se non con "Wow". Semplicemente Wow. Avete presente quei libri in grado di farvi provare talmente tante emozioni diverse da farvi chiedere se la storia che state leggendo vi sia capitata veramente? Ecco, questi sono alcuni di quei libri. Leggerli è stato come essere catapultata nella Barcellona del 1945; una Barcellona che sta uscendo dalla guerra. Una Barcellona che nasconde misteri e segreti inimmaginabili. Barcellona degli anni venti,Una città cupa e misteriosa nella quale si trova il Cimitero dei Libri Dimenticati. Ma anche nella Barcellona dei ruggenti anni Venti (tra l'altro uno dei miei periodi preferiti di sempre) tra arte e scrittura. E infine nella Barcellona del 1957, quella sottomessa ad un regime violento e totalitario.
Il protagonista e voce narrante del primo libro, "L'ombra del vento" è Daniel, undicenne che "adotta" un libro da questo cimitero. Daniel rappresenta proprio l'ingenuità e la freschezza dei bambini. E' curioso e si meraviglia facilmente. A me è piaciuto tanto perché rappresenta ciò che tutti, grandi e piccini, dovremmo essere; ci insegna che non serve a niente gettare la spugna, ma che la cosa migliore è provare e riprovare senza mai scoraggiarsi. E' un bambino, ma in fondo è un vero uomo. Daniel sarà anche il protagonista del terzo romanzo, "Il prigioniero del cielo", ma sarà cresciuto, oramai sposato e proprietario della libreria di famiglia. Ed è stato bello ritrovarlo qui.
E non dimentichiamoci di David Martìn, protagonista de "Il gioco dell'angelo". Scrittore maledetto, per così dire, che con la sua sofferenza è, in realtà, molto profondo. David è l'esempio di come un bravo scrittore possa riuscire a mascherare la verità sotto un velo di bugie. Lo scrittore è colui che raggira la realtà.
Vorrei evitare di parlarvi degli altri personaggi perché dovete scoprirli da soli. Ognuno di loro ha una storia e questa storia si intreccia a quella dei protagonisti in un modo o nell'altro.
 
Lo stile di Zafòn è qualcosa di divino. Scrive in modo coinvolgente e appassionato; non difficile, ma neanche semplice. Diciamo che le sue parole sono in grado di catturare subito l'attenzione del lettore, le sue parole sono magiche come tutto il resto del libro. Sono musica, sono poesia. Raccontano la dolcezza e la tragedia di una amore... La sua penna suscita, in chi legge, una marea di emozioni contrastanti. Si va dalla tenerezza all'amore, dalla paura al terrore... Fa sospirare, ridere, innamorare, commuovere. Ciò che più mi piace è il brivido, quella sensazione di terrore che ti pervade e che non ti fa dormire la notte. Zafòn è un genio nel fartela provare. Ma non si tratta di paura vera e propria, quanto piuttosto di inquietudine a causa dell'enorme alone di mistero di cui è impregnato l'intero romanzo. L'atmosfera è malinconicamente onirica; ricorda tanto quei sogni che al risveglio ci lasciano inquieti tutto il giorno, come se da un momento all'altro dovesse succedere qualcosa di terribile e meraviglioso.
Potrei anche dire che lo stile di Carlos Ruiz Zafòn è evocativo. Evoca delle immagini vere, reali che quando stacchi gli occhi dal libro ti fanno domandare "ma dove sono? Dov'è Barcellona? Dov'è il cimitero del Libri perduti?".
Leggete questo romanzo perché è impossibile che non vi piaccia. Fatevi un enorme favore e correte a leggerli!!
 
 
 Voto:
 
 
 
 
 
Sapete che potrete incontrare Carlos Ruiz Zafòn qui in Italia?? Ebbene sì, la Mondadori ha organizzato degli incontri per tutti noi fan.
Ecco le date:
 
Milano, 4 Dicembre, ore 11:00
Unicredit Pavillion, piazza Gae Aulenti
 
Orvieto, 6 Dicembre, ore 17,30
Palazzo dei Sette.
 
Viterbo, 6 Dicembre, ore 21,30
Palazzo dei Papi
 
 
Ci sarete? Io sicuramente sarò a Milano ;)
 
 
 
Voi avete già letto questi romanzi? Fateci sapere che ne pensate e cosa vi aspettate dall'ultimo romanzo, "Il labirinto degli spiriti"!
 
 
 
 
*Ginny*

sabato 9 gennaio 2016

Anteprima "Havana Storm" di Clive Cussler

Autore: Clive Cussler
Casa editrice: Longanesi
Genere: Mystery Thriller
Prezzo: € 18,60
€ 10,99 eBook
Data d'uscita: 21 Gennaio 2016
Pagine: 452



Trama:
… E se la fortuna avesse smesso di sorridere a Dirk Pitt?
Mentre sta indagando insieme ad Al Giordino, suo inseparabile compagno d’avventure, su una terribile e misteriosa epidemia che dilaga nel Mar dei Caraibi e che rischia di minacciare gli Stati Uniti, Dirk Pitt, l’Indiana Jones dei mari, si trova coinvolto suo malgrado in qualcosa di infinitamente più pericoloso: una lotta per il controllo del potere nella Cuba post Castro… Nel frattempo i suoi figli, l’ingegnere navale Dirk jr e l’oceanografa Summer, sono sulle tracce di un’antichissima pietra azteca che potrebbe condurre alla scoperta di un tesoro dal valore incalcolabile.
Le ultime informazioni in loro possesso dicono che è andata perduta con la corazzata Maine, ormeggiata nel porto dell’Avana nel 1898. Sulle tracce della verità, i due giovani raggiungono Cuba, dov’è anche il padre… finendo dritto nei guai. Non è certo la prima volta in cui Dirk Pitt e i suoi figli si trovano in situazioni estreme, ma questa minaccia di essere l’ultima...




La serie Dirk Pitt:
1. Pacific Vortex - Vortice
2. The Mediterranean Caper - Enigma
3. Iceberg - Iceberg
4. Raise the Titanic - Recuperate il Titanic!
5. Vixen 03 - Virus
6. Night Probe - Salto nel buio
7. Deep Six - Missione Eagle
8. Cyclops - Cyclops
9. Treasure - Tesoro
10. Dragon - Dragon
11. Sahara - Sahara
12. Inca Gold - L'oro dell'Inca
13. Shock Wave - Onda d'urto
14. Flood Tide - Alta Marea
15. Atlantis Found - Atlantide
16. Valhalla Rising - Walhalla
17. Trojan Odyssey - Odissea
18. Black Wind - Vento nero
19. Treasure of Khan - Il tesoro di Gengis Khan
20. Arctic Drift - Morsa di ghiaccio
21. Crescent Dawn - Alba di fuoco
22. Poseidon's Arrow - La freccia di Poseidone
23. Havana Storm - Havana Storm




Vi piace? Avete già letto tutti gli altri libri?



Katniss.

domenica 25 ottobre 2015

Anteprima "Il Potere della Lista" di Roxanne St. Claire

Autore: Roxanne St. Claire
Casa editrice: Fabbri Editori
Genere: YA, Mystery Thriller
Prezzo: € 16,00
Data d'uscita: 12 novembre 2015
Pagine: 339


Trama:

Ogni anno, la vita di dieci ragazze dell'alta società Viennese si trasforma. Tutto a causa della lista. Kenzie Summerall non riesce a capire come sia finita sulla lista delle ragazze più popolari della scuola, ma quando risale la classifica fino al numero cinque, la sua vita mediocre improvvisamente diventa abbagliante. Porte aperte per le migliori feste, nuovi amici, l'atleta più carino della scuola al suo fianco... Questo è il potere della lista. Se siete sulla lista la vostra vita cambia. Se siete sulla lista quest'anno? La vostra vita finisce! Le ragazze della lista iniziano a morire, una dopo l'altra. E' una coincidenza? Una maledizione? O la lista è finita nelle mani di un assassino? Il tempo sta per scadere per Kenzie, ma lei è decisa a scoprire il segreto mortale della lista... prima che si arrivi alla numero 5.



Sembra davvero pazzesco! Ma ho paura che sia la stessa storiella che si sente in giro... E secondo voi?


Katniss.