Visualizzazione post con etichetta Recensioni in anteprima. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Recensioni in anteprima. Mostra tutti i post

martedì 11 ottobre 2022

Review: Ghosted di J. M. Darhower - Recensione in anteprima

 Buongiorno meraviglie,

Oggi, dopo un po' di tempo, torno a parlarvi di una nuova uscita firmata Hope Edizioni. Ghosted di J. M. Darhower mi ha riportata nel giusto mood dei second chance!

TRAMA
Lui è un attore giovane e tormentato, il nuovo idolo di Hollywood, una star divisa tra scandali e dipendenze, in perenne lotta con i suoi demoni.
Lei è una madre single, circondata da un mondo che non la protegge da tutte quelle riviste di gossip che le ricordano ogni giorno il volto di quel noto bad boy che le dà il tormento.
Un uomo e una donna, due esistenze agli antipodi. Ma non è sempre stato così. Un tempo, erano soltanto un ragazzo e una ragazza, uniti dalla passione per i fumetti, follemente innamorati l’uno dell’altra.
Quando Kennedy Garfield ha conosciuto Jonathan Cunningham, al liceo, sapeva che lui possedeva tutte le caratteristiche dell’eroe tragico.
Aveva le stelle negli occhi, lei il cuore tra le mani, insieme sono fuggiti per rincorrere i loro sogni.
Ma i sogni, a volte, si trasformano in incubi.
Adesso, anni dopo, l’unica cosa che hanno in comune è la loro figlia. Ma Jonathan vuole disperatamente fare ammenda e, in cima alla sua lista, ci sono la donna che ha abbandonato ogni cosa per lui e la bambina che non ha mai conosciuto.

 

 
Non avevo ancora letto quest'autrice, ma so che era approdata in Italia con una storia dalle sfumature mafia.
Ero un po' restia, diffidente quasi, per me è un comportamento di routine quando prendo in mano un autore che non conosco. Mi approccio al suo stile con calma e razionalità, spesso impiego molto più tempo rispetto al mio solito nella lettura. Potrà anche sembrare strano, ma tant'è; e ultimamente fatico a convincermi a leggere "nuove" penne con troppe che trovo ridondanti.
Ghosted però mi ha colpito.
I tag presentati per questo romance sono:
Second chance, fin da subito si è messi davanti a un fatto impossibile da ignorare i protagonisti si conoscono e anche bene, aggiungerei, considerata la prova vivente di cinque anni.
Single parent perché Kennedy è una mamma giovane e single e anche questo particolare è svelato fin dal prologo, quindi nessuno spoiler!
Small town, la piccola cittadina dove vive Kennedy fa da sfondo all'intera storia.
Celebrity romance perché invece il nostro Jonathan è un attore, vive a Hollywood ma passa il suo tempo a lavorare in diverse città, tra cui NY, sui set cinematografici.

Se ancora non vi ho convinto così, lasciatevi raccontare qualcosa in più...

Kennedy è giovane, lavora, mantiene la sua famiglia di due persone come può senza far mancare nulla alla personcina che vive con lei. Ha l'appoggio di suo padre e una cognata sempre pronta a difenderla e a spronarla, ma lei è comunque diffidente. La vita non le ha ancora permesso di credere al per sempre fin da quando con il cuore in mano, i sogni infranti e una valigia con sé ha seguito i sogni del ragazzo che amava e ne è tornata con la sua bambina Maddie che, lasciatemelo dire, è un uragano e una vera protagonista di questa storia.

Abbiamo già detto che si tratta di un second chance, una seconda opportunità quindi che Kennedy concede a Jonathan. Ma come scopriamo cosa era accaduto loro anni prima?
Perché una giovane mamma che lavora in un supermercato a tempo pieno per mantenere lei e sua figlia conosce il belll'attore di Hollywood?
Ecco, l'autrice questo ce lo spiega con delle pagine, dalla narrazione originale aggiungerei, di un diario ai tempi del liceo.
Il punto di vista è alternato tra Kennedy e Jonathan e ad alternarsi tra i capitoli si troveranno queste pagine che ci raccontano il loro inizio e la loro fine.
Può esserci però una fine quando Jonathan torna dopo aver avuto un incidente per riconquistare la fiducia della donna che amava e per conoscere la sua bambina?

Non mi aspettavo una storia dai risvolti così profondi, sinceramente. Il legame tra Kennedy e Jonathan è intenso, direi che va quasi oltre l'amore. Si spinge a toccare vette d'amicizia, di lealtà, di rispetto.
La delicatezza che l'autrice ha messo per raccontare la fiducia che Kennedy dimostra mi ha lasciata senza fiato. Dopo cinque anni Kennedy torna a rivedere le stelle negli occhi di Jonathan, uguali a quelli di sua figlia, a concedergli una nuova possibilità, ha aspettato così a lungo che accadesse che persino lei ne è terrorizzata. Perchè questa volta in gioco non c'è solo il suo di cuore, ma anche quello della piccola Maddie.

La scrittura dell'autrice mi è piaciuta, la cover è appropriata e sono felice di aver dato un'opportunità all'autrice che non conoscevo.

J. M. Darhower mi ha conquistata con uno stile di scrittura calmo e ben strutturato. Non ho sentito la necessità dei plot-twist contorni budella e inaspettato che amo sempre molto, perché lei ha chiuso tutti i cerchi e seppur non mi ha fatta saltare sulla sedia, mi ha tenuta incollata alle pagine capitolo dopo capitolo. Ho scoperto una nuova penna di cui sono curiosa leggere molto altro

Se scaricherete l'anteprima non lasciatevi spaventare dal prologo in terza persona perché la narrazione poi all'interno del libro è in prima alternata tra i due protagonisti.

Il mio voto:
 


giovedì 24 settembre 2020

Review Party: “Un amore da principianti” di Sarina Bowen - Brooklyn Bruisers #1

 Buongiorno bellezze!

Un nuovo sport romance firmato Sarina Bowen e Always Publishing esce oggi e il suo titolo è "Un amore da principianti". 

p.s. Quanto è spettacolare questa cover? La AMO.


Sinossi: 

Al liceo erano la coppia di fidanzatini perfetti… fino a che lei non lo ha piantato in asso.

Leo Trevi, giocatore di hockey sul ghiaccio agli esordi, ha trascorso gli ultimi sei anni a rincorrere due soli obiettivi: superare il ricordo della ragazza che gli ha spezzato il cuore e sfondare nell’hockey professionistico. Tutto il suo duro lavoro finalmente è culminato in un’opportunità da sogno, un ruolo nei Brookyln Bruisers – la nuovissima e acclamata squadra di Hockey di Brookyln.
Il primo giorno in squadra con i Bruisers, però Leo riceve una bella batosta su tutti i fronti: prima c’è l’incontro col suo nuovo coach, che sembra ribollire di rancore nei suoi confronti e, non da ultimo, lo scontro con l’affascinante ma gelida pubblicista dei Bruisers… niente di meno che la sua ex: Georgia Worthington.
Dire addio a Leo è stata una delle prove più difficili che Georgia abbia mai dovuto affrontare, e salutare il ritorno di lui, così di punto in bianco, nella sua vita non è poi tanto più semplice.
Georgia è comunque determinata a gestire questa spinosa situazione su un piano strettamente professionale, anche perché ha una promozione da assicurarsi nel team dei Bruisers.Ma quando un microfono lasciato acceso per sbaglio cattura una dichiarazione d’amore di Leo solo per lei, dopo tutti quegli anni, allora la situazione scivolerà di nuovo sul personale e molto, molto in fretta: perché la dolcezza di Leo potrà non essere cambiata, ma lui sì. E adesso è determinato a riavere Georgia accanto a sé.

La dolcezza delle seconde possibilità, la tenerezza dei primi amori.

Quando Sarina Bowen e sport romance nella stessa frase chiamano, io rispondo!

Parlando del libro, vi racconto che Georgia lavora come addetta al reparto pubblicitario, nelle pubbliche relazioni, per la squadra dei Brooklyn Bruisers, vuole farsi valere nella società pur sentendosi sovrastata da quegli imponenti giocatori e per non farsi mancare nulla, il nuovo allenatore è suo padre. Ventiquattro anni e una carriera davanti a sé, ma il destino vuole che il nuovo giocatore invece che farla andare avanti nella sua vita la farà tornare nel passato.
Leonardo "Leo" Trevi è il nuovo acquisto della squadra, ma anche il ragazzo che Georgia ha amato durante le superiori.
Cinque anni di silenzi e di ricordi dopo che lei l'aveva lasciato senza mai voltarsi indietro.
Anche per Leo sarà uno shock ritrovarla davanti senza però mai negare la bellezza e la passione che gli suscita anche soltanto osservarla da lontano.


"Un amore di principianti" oltre ad essere uno sport romance è un second chance leggero e frizzante con una punta di drama all’interno, perché le storie “vissero per sempre felici e contenti” non ci soddisfano mai davvero. La Bowen ha trovato quindi un giusto appiglio per rendere la storia ancor più sentimentale e intenerire anche il cuore più duro. La scrittura della Bowen, per chi non la conosce, è descrittiva al punto giusto, scorrevole e dinamica.
Il pov è in terza persona alternato e la sottile linea di odio/amore che è stata utilizzata risulta senza dubbio vincente. Ho amato la caratterizzazione che è stata data alla protagonista, un po’ sottovalutata quella di Leo. Se di Gigi conosciamo la sua passione per i ravioli e le sue abitudini, per il nostro sexy giocatore di hockey non è proprio così; l’unica cosa che ci è data sapere è che ama la sua Gigi sopra ogni cosa.
Secondo Leo infatti, Georgia è sempre stata e sarà per sempre l'amore della sua vita e dichiarandolo per casualità con un microfono acceso ridesterà l'innocente Georgia dal suo nascondiglio sicuro.
Ma la nota ironica che si trova nella quotidianità di Georgia viene spazzata via nelle pagine dai ricordi spiacevoli, da un'angoscia che mi ha colpita e trasmesso nelle righe senza mai cadere nel ridicolo o nel drammatico.

"Un amore di principianti" è molto di più di un romanzetto tutte coccole e sorrisi...
È sentimento, quello vero alternato da una sana resistenza da parte della protagonista. È un amore che è stato soffocato sul nascere quando le nubi erano scese sulle loro teste e non vedevano l'orizzonte chiaro e limpido davanti a loro. È la primavera che è pronta a tornare dopo l'inverno, naturale e scalpitante.


I trafiletti di articoli di giornale che iniziano un nuovo capitolo mi sono piaciuti molto ed essere catapultata nel mondo dell'hockey con tutti i giocatori non mi è dispiaciuto. I personaggi sono tanti, ma tutti ben descritti. Aspetto di poter leggere anche di loro nei prossimi libri, perché la bravura della Bowen non si discute quando si tratta di storie romantiche con uomini sexy e protagoniste decise e determinate con qualche ombra nel loro passato ad oscurare il cammino.
Come ogni sport romance degno di questo nome anche in "Un amore da principianti" la caratteristica dello sport è ben improntata, è stata delimitata non solo a fare da sfondo alla storia, ma rendendola parte integrante di essa e mi ha sorpresa non leggere solo dell’hockey. Sono numerose le scene che raccontano azioni sul ghiaccio, ma non solo perché ci sono gli allenamenti, il legame tra giocatori, i cibi proteici, i blog appassionati di sport e le riviste sportive, gli schemi di gioco e le trasferte.
Sarina Bowen è una bravissima conduttrice di gioco. È capace di tenere viva l'attenzione e di creare una certa dose di attesa con l'attrazione reciproca dei protagonisti fino a quando non la fa esplodere e riesce comunque a essere coinvolgente senza cadere nel banale o nello scontato. 

 

Il mio voto:








 

lunedì 21 settembre 2020

Recensione: "Shallow" di Silvia Carbone - Skulls of Hell Vol.1

 Buongiorno meraviglie,

mi sembra ieri quando vi annunciavo la cover, ed eccomi qui a fare la recensione del primo lavoro da solista di Silvia Carbone, Shallow il primo volume della Skulls of Hell MC serie che esce oggi in self.


Rispetto. Onore. Per la mia famiglia.

Fratellanza. La mia legge.

Questi sono i valori con cui sono stato cresciuto.

Agisco a sangue freddo, insensibile al dolore dei miei nemici.

Prendo e tolgo a mio piacimento.

Nulla ha importanza, vivo solo per il club.

Fino al suo arrivo.

Reese Jones è una ragazza determinata e leale.

Ma non solo, è anche bellissima.

Sono un uomo che vive nell'ambiguità e ho dei segreti.

Lei sarà la mia ossessione.

Io la sua rovina.

Mi chiamo Killian "Shallow" Hill, vicepresidente degli Skulls of Hell MC.

Vivo all'inferno.

E non ho paura.

 

In questi giorni sto passando da un MC romance all'altro!
Questa è la volta di Shallow di Silvia Carbone nel suo primo lavoro come penna singola!

Ho già letto tutti i libri che Silvia ha scritto con Michela e, amando la loro scrittura in combo non ho esitato quando ho letto che sarebbe uscita questa volta da sola e in self!
Shallow inizia con un colpo di scena nell'epilogo ed è proseguito lasciandomi a bocca aperta praticamente in ogni capitolo. Le vicende non mancano e l'avvicinamento dei protagonisti non è immediato ed è una cosa che apprezzo sempre. Sia per l'età di Reese, la protagonista, sia perché così si ha il modo di entrare in sintonia con entrambi i protagonisti principali e di conoscerli caratterialmente prima di intraprendere una relazione.
Rude, scontroso e inavvicinabile è il protagonista: Killian Hill. Incapace di ripercorrere il passato, si butta sulle donne come sul lavoro, senza mai lasciarsi distrarre. Solo quella ragazzina sembra solleticarlo.
Una ragazza pura che ha però un carattere tosto e deciso, forgiato da un passato che l'ha fatta crescere in fretta. Anche lei non si lascia distrarre dalla ricerca di un ragazzo o di una relazione, vuole concentrarsi sugli studi, lei che potrebbe avere chiunque con la sua bellezza. La lingua tagliente e il carattere indomabile escono fuori anche davanti a Killian colui da cui dovrebbe tenersi lontano e dal quale non riesce a non apprezzarne ogni sfumatura, anche nera e buia che sia.



Il carattere forte nelle protagoniste femminili sono una firma di Silvia e Michela nei loro libri e ho apprezzato che Silvia mantenesse questa scelta, da me super approvata, di non sminuirle o renderle insicure.

Il rapporto tra Reese e Jaylen, suo fratello, mi ha commosso e ho apprezzato la tenerezza usata dall'autrice adatta all'età della protagonista.
Ho amato ogni membro, e non solo, degli Skull Of Hell. Ogni personaggio è forgiato per avere un ruolo e sono curiosa di leggere di loro in futuro perché tutti meritano una storia a raccontarli.

Fuoriesce dalle righe una Silvia Carbone rude e tosta. Non scrive azioni crude romanzandole, le rende reali, vivide. Ho notato una vena più angst del solito, mi ha tenuta sul filo del rasoio per tutta la durata della lettura.
Mi è piaciuto come le descrizioni fossero semplici, come le ricerche approfondite sugli MC Club segnassero le pagine argomentando le azioni e i modi di fare/pensate dei membri. Nonché i ruoli, le spiegazioni sulla nascita dei bikers e via dicendo. Si denota l'accuratezza di ricerche fatte da Silvia e il volerle trasmettere al lettore.
Ho scoperto anche un'altra facciata della Silvia Carbone come autrice grazie a Shallow, perché questo suo ultimo lavoro è scritto in prima persona alternata ed è la prima volta per lei (credo) e l’ho amata anche sotto questo aspetto.



Shallow è stato capace di trascinarmi, di farmi perdere la cognizione del tempo, ho sentito la necessità di finirlo appena l’ho iniziato, non sono riuscita a chiudere il kindle.

Silvia ha creato due protagonisti che sono dinamite pura, con due storie che inevitabilmente si incrociano portando a galla il passato che si interfaccia come una grossa cicatrice nella loro storia.

La storia d’amore è bilanciata da quella del club MC che seppur si conclude, credo ritroveremo anche nei prossimi volumi. Io sono curiosa di scoprire di Rebel… 

Il mio voto:








martedì 15 settembre 2020

Recensione: “Il bacio legato” di Willow Winters - Valetti Crime Family #4

 Buongiorno meraviglie,

Willow Winters torna con il quarto capitolo della serie Valetti Crime Family con il titolo “Il bacio legato” sempre per Hope Edizioni.

Seppur il titolo non mi convinca a pieno, la cover la amo!


Trama:

Tonya

Non avevo intenzione di finire tra le braccia del gorilla della famiglia Valetti.

Stavo cercando solo la verità. Volevo delle risposte per anestetizzare il dolore del mio passato. Non doveva esserci nient’altro.

Eppure...

Mi fa implorare quando io non l’ho mai fatto. Mi fa desiderare qualcosa che non ho mai immaginato potesse esistere. Mi fa dimenticare tutto il resto.

È un criminale, un dannato errore, ma... è tutto quello di cui ho bisogno.

Tommy

Non avevo intenzione di sedurre una poliziotta e di certo non quella che sta indagando su di me.

Non posso darle quello che mi chiede. Non posso cedere al desiderio che provo per lei. Devo chiudere questa storia.

Eppure...

Adoro farla implorare. Mi fa provare cose che non ho mai sperimentato. Mi fa dimenticare quali sono i miei doveri.

È uno sbirro, un dannato errore, ma... è tutto quello che voglio.


Recap della serie Valetti Crime Family:

1. Dirty Dom

2. Nelle sue mani

3. Dolce e Letale

4. Il bacio legato

5. Bad Boy (ancora inedito in Italia)


Siamo arrivate anche al quarto volume di questa serie! Ho imparato ad amare Willow Winters e la sua scrittura dinamica capace di trascinarmi nelle sue storie facilmente e senza troppe discordie ed anche con questo volume è stato così.

Tommy fa parte della famiglia mafiosa Valetti e, come spesso accade, è in attesa di una condanna dopo essere stato accusato di omicidio. È preoccupato perché, pur essendo già finito in prigione, sa che questa volta potrebbero ricadere su di lui accuse a cui non ha nemmeno preso parte. Ama troppo la vita e la libertà per finire dentro.
Tonya è un poliziotto, è nuova in città e sa che anche nel suo mondo è pieno di corrotti, vuole essere a capo dell'indagine sulla famiglia mafiosa Valetti. Con un carattere irascibile e la determinazione di un felino, spinta da una giustizia personale riuscirà a entrare in contatto con Thomas Valetti.

L'attrazione è immediata anche se proibita visti i ruoli che hanno, ma Tonya e Tommy non riescono a nasconderla o a ignorarla. Il desiderio reciproco si intuisce in ogni sguardo che si scambiano fin da subito.
Con una gentilezza inaspettata e una determinazione capace di spostare il proprio mondo, entrambi si faranno spazio tra incertezze e insicurezza per fidarsi reciprocamente. Mettere in discussione gli ordini ricevuti è sbagliato, ma forse lo è ancora di più desiderare anche il proprio opposto.

Tonya e Tommy affrontano in questo libro una guerra personale, mettendo in discussione ognuno la propria vita pur di fidarsi dell'altro.


È pericoloso. È proibito. Ma lo voglio. Voglio lui.



I capitoli sono con il punto di vista alternato, veloci e scorrevoli. Le descrizioni e l'ambientazione sono abbastanza semplici, di contorno, aiutano a immedesimarsi percependo però la costruzione fiction della storia d'amore.

Forse, rispetto agli altri volumi, questo libro è quello che posso definire il più impossibile. Ovviamente, so che si tratta di finzione anche negli altri, ma "Il bacio legato" è come se fosse stato forzato e non l'ho trovato equilibrato e ben bilanciato sotto alcuni aspetti. Dicendo questo, non lo boccio, perché nella valutazione che ho fatto alla fine ho considerato l'elemento della fiction e dell'immaginario dell'autrice.
Occorre precisare che si tratta di un mafia romance e quindi mantenere una scrittura politically correct è impossibile! L'elemento della malavita è presente e co-protagonista in questa storia. La relazione iniziata contrapposta, visti i ruoli dei protagonisti, rende tutto più accattivante, ma di certo non "reale".

Razionalità e passione travolgente.
Una linea sottile tra il bene e il male. In limbo tra giusto e sbagliato. La vulnerabilità che fa a cazzotti con il dovere.
La maggior parte delle pagine della storia di Tonya e Tommy sono state capaci di trascinarmi in questo oceano di emozioni, in balia delle onde dell'attrazione e dalla risacca del rigore.
Consiglio di leggere questo romanzo senza pregiudizi, senza influenze esterne, cercando di captare le sensazioni descritte da Willow Winters per assaporarne meglio la lettura.
Seppure non è il mio preferito della serie, io l'ho trovato fluido e veloce nella lettura. Con una linea narrativa semplice e poco pretenziosa e l'ho trovato accurato e perfetto da leggere tra altre due letture più intense.


Il mio voto:


A presto, 







giovedì 10 settembre 2020

Recensione: "Alla fine" di Federica Alessi - Rewrite The Past Series #1

 Buongiorno meraviglie, 

finalmente oggi esce "Alla fine" della stupenderrima Federica Alessi che mi ha trasportata a Chicago in una serie nuova di zecca (volumi autoconclusivi) che porta la sua firma!


SINOSSI 

Quante volte ci si poteva innamorare della stessa persona? Infinite.

 Dieci anni fa, dopo la tragica scomparsa della sua famiglia e la rottura inspiegabile con l’unico ragazzo che abbia mai amato, Raven ha deciso di lasciarsi alle spalle Quincy, la cittadina in cui è cresciuta, e di trasferirsi a Chicago, dove si è costruita una nuova vita. 

Dieci anni fa, Declan è stato costretto a lasciare la ragazza che amava, Raven, nel suo più grande momento di bisogno. Per tutto questo tempo si è trascinato dietro il peso del suo segreto inconfessabile, e la mancanza di Raven non ha mai smesso di tormentarlo, anche se la sua vita da affascinante e inarrivabile imprenditore di successo a Chicago sembra raccontare il contrario. 

Adesso, complice il destino, il cammino di Declan e quello di Raven si sono nuovamente intrecciati. La vita sembra supplicarli di dare una seconda possibilità alla loro storia, ma non sempre l’amore più profondo e la passione più travolgente sono sufficienti a salvare due cuori spezzati. Quando i segreti più nascosti verranno a galla, Declan e Raven dovranno rimettere tutto in discussione e scendere a patti con la più terribile delle verità.



Quando Federica mi ha proposto di leggere e recensire il suo romanzo in anteprima, ho detto "sì!" prima ancora di leggere la trama. Ho una grande stima di lei come autrice e sapevo che mi sarebbe piaciuta anche stavolta. Anche per il titolo ho dovuto aspettare, poi ho letto la trama e visto la cover...
Che dire? Mi sono innamorata!
Partendo dal fatto che amo i second chance, non potevo non immergermi nella lettura subito dopo averlo ricevuto nel kindle!

Raven sembra soddisfatta dalla piega che la sua vita ha preso, ma le manca sempre quel non so che a renderla spumeggiante.
Declan, invece, ha passato gli ultimi dieci anni a fortificare il suo cuore dietro mura invalicabili e a diventare CEO.
Lo scontro, ora che vivono entrambi a Chicago, è inevitabile...
Ma parlare della trama è superfluo perché bisogna leggere Alla Fine per calarsi ed immedesimarsi nei protagonisti. Declan e Raven custodiscono segreti, attimi di passione e un amore sussurrato da giovani che ammutolisce, ancora oggi, chiunque. Un amore adolescenziale che è finito troppo presto con il rimorso di entrambi, ma al quale non hanno potuto fare altro che arrendersi.
Un romanzo second chance, come ci aveva annunciato Federica Alessi, capace di mostrare la fiducia, che ci racconta la storia di un amore giovane e ingenuo che tutti avevano preso sottogamba. Tutti, tranne Raven e Declan.
Entrambi avevano sentimenti, attrazione e sogni vividi per un intero futuro insieme che però avevano dovuto accantonare e chiudere sotto chiave.



Chissà come sarebbe stato, adesso, fare sesso con lei dopo un litigio.
Passionale o devastante?
Romantico o avventato? 

Un amore che è pronto a tornare, scalpitando, con gli sguardi attenti e passionali tra i due. Con l'attrazione magnetica che non sono capaci di respingere.

Oltre la loro storia d'amore, ci sono altri personaggi molto interessanti e caratterizzati al fine (spero) di leggere un giorno di loro.
Il romanzo è basato sui dialoghi, diretti, schietti e senza giri di parole. Federica Alessi parla poco di metafore ed arriva dritta al punto e nel cuore della lettrice. Rapido e scorrevole, Alla Fine è un romanzo che si legge tutto d'un fiato. Ho amato anche i ricordi passati di entrambi i protagonisti che fanno capolino con qualche sporadico paragrafo nei capitoli con il pov alternato. A proposito di pov, ho trovato molto coerente il pov maschile, le scene hot sono abbastanza, forse un po’ troppe per la storia di Declan e Raven che parla da sé, ma sono ben dosate e non troppo peccaminose.



Entrambi i protagonisti hanno una bella caratterizzazione, fin dall'inizio non nascondono il fatto di essere stati feriti e di amarsi ancora reciprocamente come se il loro amore avesse avuto uno stop, come se qualcuno avesse premuto il tasto pausa e nel momento in cui si sono rincontrati è stato azionato Play. Con una colonna sonora di tutto rispetto Declan farà valere la sua gelosia, i suoi sentimenti e la sua voglia di ricominciare fin dalle prime pagine. Raven invece, con il suo orgoglio ferito e quella scorsa dura che si è costruita intorno la vedremo sgretolare pagina dopo pagina fino a rinascere e a fidarsi completamente.
Alla fine è la storia di un amore che non è mai finito. Un amore pronto a sbocciare in una nuova primavera sotto un cielo diverso, quello di Chicago, capace di trasportare chiunque incontri Declan e Raven in un universo fatto di libri, magliette librose, abiti da sera indossati con le Converse sotto, di ricordi che non sbiadiscono dalla memoria anche se si è perso tutto.




Il mio voto:






venerdì 5 giugno 2020

Recensione: “Il mio dolce peccato” di Penelope Bloom – Attraction Series #3

Buongiorno meraviglie,
sono riuscita a leggere in tempo record nel suo giorno d’uscita, il quattro Giugno, l’ultimo libro di Penelope BloomIl mio dolce peccato” il terzo della serie Attraction.

Preciso che:
il primo volume mi era piaciuto, il secondo nì e questo?
Non vi resta che scoprirlo!





Trama: Qualcuno potrebbe pensare che avere un capo tremendamente sexy sia già abbastanza difficile… Evidentemente non sanno cosa significa avere come datore di lavoro la propria prima cotta. Ryan continua a essere tremendamente affascinante, ma questa volta devo trattenermi dall’istinto di saltargli addosso. E anche se mi fa impazzire, questa opportunità è preziosa. Fa tutto parte del piano: devo creare dei poster per una megafesta di Halloween e dopo potrò partire per Parigi inseguendo il mio sogno di diventare un’artista. Si tratta solo di resistere tre mesi, dopotutto. Ma Ryan è una di quelle tentazioni continue che non posso permettermi. Come una studentessa che, dopo un ottimo semestre, rischia una brutta insufficienza. E il fatto che possa essere proprio lui a darmela non fa che aumentare la tentazione… Ma ormai ho deciso: devo solo consegnargli i miei disegni e fuggire il più lontano possibile da qualunque fantasticheria su di lui.



Emily pensava di aver giurato odio eterno ad un ex compagno di classe che conosceva a malapena, ma di cui era cotta. Invece? Eccolo che arriva con le sembianze di ogni suo sordido sogno.
Ryan sembra incarnare il prototipo d'uomo perfetto.
E poi c'è un nuovo capitolo della sua vita dal nome "Parigi" che deve iniziare tra pochissimi mesi... quindi, non può lasciarsi influenzare o imbarazzare da un uomo, nemmeno se è bello come lo è  Ryan.

Ryan la assume per un lavoro e seppur qualcosa in lei gli suggerisce qualcosa, non ricorda dove l'abbia già vista...

A suon di battute piccanti, scene imbarazzanti e pensieri esilaranti la storia di Ryan e Emily è tutt'altro che noiosa.

 


Rapido, veloce e scorrevole "Il mio dolce peccato" è stata la lettura di una serata. Sinceramente non ricordavo che i volumi precedenti fossero brevi quanto questo, e come sviluppo della storia il primo volume è stato quello a piacermi di più.
"Il mio dolce peccato" durante la fase della conoscenza dei protagonisti l'ho trovato esilarante, con degli ottimi botta-risposta a colorare le pagine del mio kindle, ma purtroppo molto superficiale.

Inoltre, mi è sembrata in qualche modo troppo calcata la mano sulla stupidità di questa protagonista. Non è lei ad essere stupida, ma fa cose stupide. Ogni suo pensiero mi è sembrato inutile, frivolo e di una bassezza imbarazzante.

L'insta-love è descritto in modo frivolo e poco accurato. In due settimane i protagonisti scoprono sentimenti nascosti, ma non abbastanza da lasciarsi trasportare al passo successivo. Passano giorni a rincorrersi e quando finalmente si incontrano si allontanano nuovamente e molto velocemente. Sono troppi gli aspetti che non mi hanno convinta e che non mi permettono di dare un voto sufficiente a questo romanzo.
Seppur carino e con passi divertenti, anche la caratterizzazione degli stessi protagonisti è superficiale e poco approfondita.
Il lavoro di Ryan, la sua passione per le festività natalizie, sono descritte un paio di volte in tutta la storia non finalizzando nulla nel rapporto o per arricchire la trama.

Sinceramente, mi aspettavo una storia diversa, dei protagonisti con sentimenti forti e una vena romantica e simpatica a descrivere il tutto. Purtroppo, sono solo alcune le cose che ho trovato e non in quantità sufficienti per giudicare "Il mio dolce peccato" in maniera positiva.



Il mio voto:

Lo avete già letto o avete intenzione di farlo?



lunedì 25 maggio 2020

Recensione: “Vorrei solo poterti odiare” di Kennedy Ryan - Shot series #2

Buongiorno meraviglie,
dopo poco tempo dalla lettura del primo volume che raccontava la storia di August e Iris, torniamo (marginalmente) nel mondo dello sport romance con Kennedy Ryan.
Aspetto il terzo, prossimo, capitolo di questa Shot Series che promette bene fin dal primo volume!






Trama:
Se Jared Foster avesse un dollaro per ogni volta che Banner Morales gli ha fatto saltare i nervi, sarebbe un uomo ricco. Se avesse un dollaro per ogni volta che lei l'ha rimesso al suo posto, poi, sarebbe miliardario. Jared è un agente sportivo di successo e Banner è la sua concorrente numero uno. Per lui i "no" non esistono. Sono semplicemente l'occasione per dimostrare quanto è bravo a convincere chiunque a fare affari con lui. Chiunque tranne Banner, ovviamente. Lei è convinta che riuscirà a vincere la sfida con il suo più grande rivale. E non lascerà che la fortissima attrazione tra loro si metta in mezzo...









  
Anche questo romanzo è diviso in tre parti.
Nella prima abbiamo l'introduzione alla storia e hai protagonisti. Li conosciamo che sono al college e iniziamo a vedere una sfumatura dei loro tratti caratteriali e fisici.


Jared Foster e Banner Morales si conoscono dai tempi del college.
Studiano, ridono e si divertono insieme.


Iniziamo fin dal principio a conoscere Jared da giovane e il suo lato morale.
Fin da subito, con i suoi comportamenti ne esce pulito e con eroismo per la lettrice. Jared misura e pesa le parole e odia chi non lo fa. Non si fa scrupoli a minacciare chiunque, anche personaggi di alto spessore e importanti per la sua futura carriera, pur di salvaguardare il suo rapporto con Banner.
Lei che è una ragazza intelligente. Una delle prime doti che Jared ha notato di lei.
Banner è insicura perché ferita in passato verso il suo lato fisico, ma compensa con il suo cervello. È una ragazza brillante che già sa cosa vuole fare nella vita e a cosa è destinata. Punta al traguardo senza mai fermarsi, anche ferita nei sentimenti.

Le loro strade, a mano a mano che proseguiremo con la lettura, scopriremo che non si sono mai allontanate troppo. Come satelliti si sono gravitati attorno spesso anche contro il loro volere, incrociando le loro strade più di una volta.

In "Vorrei solo poterti odiare" il tema dello sport è marginale, in questo caso rispetto ad altri romanzi del genere i due protagonisti sono entrambi agenti di professionisti e quindi non entrano in campo come negli altri romanzi della serie Shot.

Anche in questo volume, Kennedy Ryan affronta tematiche sociali importanti che non si fermano ad un accenno o a qualche frase. Una delle caratteristiche della sua scrittura è far attorcigliate le budella della lettrice, perché racconta in modo quasi viscerale vicende che in altri romance troviamo poco approfondite.
In questo secondo volume, rispetto al primo, ho provato meno tensione. La storia è diversa, i protagonisti seppur hanno un passato sono fermi nel loro punto di rottura. Ho trovato geniale e preciso il loro avvicinamento, quel modo unico che ha la Ryan di farli incontrare e in questo caso anche scontrati.
Rispetto ad August e Iris, Banner e Jared hanno dei veri e propri scontri, consapevoli anche degli attimi che hanno vissuto in passato e di come è finita la loro amicizia. Ora resi anche rivali dal lavoro che fanno, servano un astio reciproco che solo la scrittura magica della Ryan riesce a trasformare perfettamente in un sentimento unico. 


La serenità che Kennedy Ryan riesce a trasmettermi non ha eguali. Con le sue parole conforta e accoglie le insicurezze. Una regina nel panorama romance che mi fa chiedere perché non abbiamo avuto il piacere di conoscerla prima.

"Vorrei solo poterti odiare" è una storia più "semplice" rispetto a quella che troviamo in "Vorrei solo averti qui", il primo volume, ma anche più matura. Piena di consapevolezza e sicurezza, oltre che di amore, benevolenza e sani principi. 
Anche se Banner e Jared, e la loro storia, mi sono piaciuti moltissimo, non superano la marcia in più che ho notato nella relazione con August e Iris, le cui vicende mi hanno tenuta sveglia la notte. 
Comunque, bellissimo anche questa lettura! In pieno stile Ryan, e se ancora non la conoscete: buttatevi nelle sue storie e non ve ne pentirete!

Il mio voto:


A presto!



venerdì 28 febbraio 2020

Recensione: “Priest. Un prete” di Sierra Simone – Review party

Buongiorno meraviglie!
Se ne è parlato tanto e finalmente è qui con noi Padre Campanella!
Priest. Un prete di Sierra Simone, il suo primo lavoro in assoluto, è finalmente arrivato in Italia grazie alla Hope Edizioni (che ringrazio per la copia in anteprima).






Trama:
Ci sono molte regole che un prete non può infrangere.
Un prete non si può sposare. Un prete non può abbandonare il proprio gregge. Un prete non può abbandonare il suo Dio.
Sono sempre stato bravo a seguire le regole.
Fino a quando non è arrivata lei. Da allora, ho appreso nuove regole.
Mi chiamo Tyler Anselm Bell. Ho ventinove anni. Alcuni mesi fa, ho infranto il voto di castità sull’altare della mia chiesa e, Dio mi perdoni, lo rifarei.
Sono un prete e questa è la mia confessione.


Avevo già letto Sierra Simone e, purtroppo, non mi aveva entusiasmata, ma da oltreoceano le voci su padre Bell mi hanno spinta a leggere Priest. Un prete.

L'autrice già nella sua nota ad inizio libro segnala che nel romanzo c'è del blasfemo.
Ricordiamoci che parliamo di un prete cattolico in un libro in cui ci sono scene sessuali esplicite e si pecca in modo evidente. Se siete quindi contrarie a letture del genere, astenetevi, sicuramente non avrete la testa adatta a questa lettura e sarete troppo prese a leggere e a giudicare più che a godervi una storia d'amore.

Sono tre anni che Padre Bell non prova desiderio carnale per una donna, fino a quando non entra lei nel confessionale un pomeriggio e senza vederla quella sensazione di possesso e di desiderio salta fuori prima ancora di conoscerla.

Tutto ciò che ne consegue è qualcosa di proibito, di inusuale e imperdonabile per la figura che impersona Tyler.

I demoni del passato di entrambi li hanno spinti l'una nelle braccia dell'altra, con discrezione, con casualità. Solo quando non riusciranno a resistersi però si renderanno conto di ciò che questo desiderio ne consegue.



Una delle facciate più importanti che Sierra Simone ha affrontato è stato farmi comprendere che Tyler è un uomo, un ragazzo come tanti prima di essere un prete. Dargli una quotidianità, dei desideri, dei ricordi, gli affetti e dei peccati comuni.

La narrazione di Tyler in Priest è la sua confessione. Ci racconta come da un momento all'altro si sia ritrovato ad accogliere nel suo confessionale una ragazza la cui sola voce lo fa indurre in tentazione. Poppy è seducente, sensuale e Tyler non riesce a non pensare a lei soprattutto dopo averla vista di persona e non dietro ad una grata del confessionale.

Il pentimento che poi investe Tyler è ricco di sfaccettature, perché sa di aver sbagliato e di non poterlo più fare, ma l'unica cosa a cui pensa è quando riuscirà a vedere Poppy e a farla sua nuovamente.




Tra loro la prima cosa che scatta è l'attrazione, ma subito dopo diventa il desiderio. Quello carnale, quella pura lussuria capace di far infrangere ogni voto, ogni promessa. Anche nei luoghi più sacri che esistono.
E, ad essere sincera, non mi sono nemmeno stupita. La scrittura di Sierra Simone è così. Rende la storia scabrosa e la sua narrazione risulta eccessiva soprattutto nelle scene sessuali.
Come avevo già accennato, avevo letto un altro libro della Simone ed anche quello mi aveva lasciata perplessa su questo punto: il trascinamento dei protagonisti a livello sessuale. Io l'ho trovato anche in Priest, molto prematuro.
Questo non vuol dire che la storia non merita di essere letta, ma per quanto mi riguarda preferisco le storie d'amore dove la crescita dei sentimenti e le scene sessuali vadano di pari passo. In Priest ho trovato una corsa affannata a far congiungere i protagonisti in atti sessuali.
Questo "eccesso" credo sia una delle caratteristiche di Sierra Simone e purtroppo non riesce a convincermi fino in fondo.
Mentre, tornando a Poppy e Tyler, la loro è una storia inconsueta e anticonvenzionale. Sono la prova vivente che se un amore deve sbocciare lo fa in qualsiasi posto, anche tra le mura di una chiesa. Due protagonisti costruiti benissimo, la sofisticata e ricca Poppy è in piena contrapposizione con la figura delle prime pagine, un agnellino solitario che piange e si dispera, come se fosse costretta e scontenta della vita che ha fatto fino a quel momento. Soltanto leggendo la sua storia si riesce ad avere un quadro completo sulla sua figura, sincera, peccaminosa e grata. Poppy è una protagonista che affronta i problemi, non che scappa come avrei pensato all’inizio. Ed è proprio questo suo lato che la rende unica, come unico è Tyler. Un ragazzo capace di resistere, di essere buono mettendo prima gli altri e poi sé stesso, fino però a diventare egoista quando si tratta di Poppy. Capace di leggerla dentro meglio di chiunque altro.

Una storia che non leggerete da nessun’altra parte. Sfido chiunque a creare un amore così profondo e carnale con due protagonisti così autentici.


Il mio voto:







martedì 25 febbraio 2020

[Review Party] Recensione: La vita a un passo da noi di Christian Berkel


Hello readers! Con questo evento, organizzato dal blog "The Reading's Love" in collaborazione con la casa editrice Mondadori, faremo un salto in un passato impossibile da dimenticare.

Titolo: LA VITA A UN PASSO DA NOI

Autore: Christian Berkel

Casa Editrice: Mondadori

Genere: Narrativa

Data di pubblicazione: 25 febbraio 2020

N° pagine: 360

Trama:
Mentre la demenza senile di sua madre sta progredendo, Christian Berkel cerca di salvare ciò che resta della memoria della sua famiglia. Consulta gli archivi, legge la vecchia corrispondenza e viaggia alla ricerca delle sue origini. I pezzi mancanti li deve inventare. Il risultato è una saga familiare davvero epica.



L'attore tedesco Christian Berkel, al suo esordio da scrittore, ha indagato sul passato della propria famiglia dando vita ad un romanzo impossibile da etichettare come semplice narrativa.

Con le leggi razziali del 1935, la Germania lancia un chiaro e definitivo messaggio: gli ebrei sono un problema da risolvere. Le leggi di Norimberga, nel bene e nel male, hanno un'eco sulla vita di ogni tedesco e La vita a un passo da noi, lo conefessa al lettore senza alcuna censura.
Tra archivi, corrispondenze, viaggi in una memoria che minaccia di sbiadire e pezzi di storia che possono solo essere inventati, Berkel ricostruisce la vita della giovane Sala, costretta ad una fuga continua e perseguitata dal dolore, grazie ad un unico crimine non commesso: avere una madre ebrea che l'ha abbandonata in tenere età.

Essere privata dell'amore materno è per la ragazza una sorta di previsione. Con le leggi di Norimberga Sala è costretta a nascondere la storia d'amore con Otto - ariano "puro" - e prima che siano i tedeschi a privarla della dignità, decide di abbandonare la sua vita in Germania per raggiungere in Spagna quella madre che non l'ha mai voluta.
La Spagna degli anni Quaranta, un paese non meno schiavo della distante Germania, soggiogato dal potere assoluto del generale Franco.
Privata ancora una volta della propria libertà, Sala decide di rimettersi in viaggio, scegliendo Parigi come meta e, se di Storia ne sapete almeno un po', potrete ben capire in cosa sta per incappare la ragazza.

In La vita a un passo da noi colpisce innanzitutto la forza di questo personaggio principale, immancabilmente donna, del "fare i bagagli e partire" sperando in un futuro migliore che sembra non arrivare mai. Sala è ebrea, Sala è straniera, Sala è tedesca, Sala non è mai libera, ma rincorre questa libertà (senza dimenticare l'amore) prima lentamente - come il ritrmo stesso della narrazione - e poi sempre più veloce, proprio come il treno sul quale sale per andare in contro al finale.

Christian Berkel, dopo aver stupito platee di spettatori - non dimentichiamo che fu il grande Bergman a scoprirlo -, consegna ora ad un pubblico differente, maggiormente attento (se mi consentite la precisazione), una saga familiare che va sì ad aggiungersi a tante altre il cui fulcro e punto di partenza è la Germania della Seconda Guerra Mondiale, ma non vi si somma invano.
La storia di Berkel commuove e insegna ai lettori un passato comune a molti, ma raccontato sempre in modo differente, un passato al quale molti ancora possono e devono aggiungere particolari per far sì che non sbiadisca, proprio come la memoria di sua madre.