domenica 6 maggio 2018

Recensione "L'incubo di Biancaneve. La città dei mercenari!di Scarlet Danae.

Bentornati cari lettori ad una nuova recensione! 
Oggi vi parlerò de 
“L’incubo di Biancaneve. La città dei mercenari!” 
di Scarlet Danae.


Trama :
Una ragazza sfortunata, usata dalla matrigna come schiava sessuale. Una misteriosa droga spacciata in delle mele. Un'overdose fatale e un viaggio in un mondo parallelo, infetto da un virus mortale e oppresso da sette streghe. Riuscirà Bianca a salvare il principe Darknight tenuto prigioniero nella città dei mercenari? Ma soprattutto, accetterà il suo destino come clone della rivoluzionaria Biancaneve? 


Recensione:

Ecco mi qua che mi accingo a raccontarvi dell’ennesimo retelling fiabesco e se ve lo state chiedendo, no non mi sono ancora stancata! Sono sempre entusiasta infatti di leggere una rivisitazione o comunque una storia ispirata alle fiabe. Trovo che dare una nuova vita alle fiabe sia meraviglioso. Certo a volte riesce e a volte no. Ma fortunatamente per voi, per quanto mi riguarda, questo retelling è assolutamente riuscito. 

Capelli platinati, piercing al labbro e tre microdermal a forma di lacrima. Ci troviamo decisamente di fronte ad una  Snowhite diversa dal solito e secondo me è per questo che funziona. Sboccata, drogata e dalla vita infernale, Biancaneve si ritrova catapultata in un distopico mondo fatto di insidie e pericoli. La protagonista vuole tornare a casa anche se il suo mondo,fatto di dipendenza dalle droghe e prostituzione, non è di certo un paradiso. Bianca, così vuole essere chiamata, si distacca dalla  visione classica della dolce e tenera fanciulla dalla pelle diafana e dai capelli d'ebano.

L’ambientazione distopica, così diversa dal fiabesco mondo in cui abitava la Biancaneve di quando eravamo bambini, funziona e dà alla vicenda quel ché di pericoloso e insidioso. Nuovi tecnologici personaggi faranno la loro comparsa, aiutando o ostacolando, la nostra eroina che deve a tutti i costi salvare il principe Darknight. Lo stile di scrittura dell'autrice mi è piaciuto molto, molto dinamico e poco dispersivo anche se ammetto che alcune scene sono state eccessivamente veloci e forse meritavano qualche descrizione in più.

Inoltre, cosa che non faccio mai, vorrei aprire una piccola parentesi su alcune opinioni che ho letto online. Ci si lamentava infatti che il personaggio fosse troppo sboccato e che molte parolacce non fossero assolutamente necessarie. In difesa dell’autrice vorrei dire che non ci sono chissà quali parolacce sconvolgenti e che si, il linguaggio è un pochino sboccato a volte, ma cosa ci potevamo aspettare dalla trama? A parlare è una ragazza che viene trattata da schiava, che viene ripetutamente abusata e che fa uso di droghe. È il personaggio in sé che è forte, non possiamo di certo aspettarci che dica “Acciderbolina sto rischiando di morire!”. Io personalmente ho apprezzato molto lo stravolgimento di questo personaggio e non l’ho trovato eccessivamente volgare. 

Più che un romanzo possiamo parlare di un racconto, perché l’opera non è lunghissima. Sono infatti 87 pagine (parlo della versione ebook ovviamente), però questa è solo la prima parte. L’opera si chiude infatti a metà della vicenda lasciando il lettore in trepidante attesa del seguito. Per scoprire il resto della storia e conoscere un pochino meglio Darknight dovremo attendere la seconda parte che mi auguro esca a breve!

Per questo il mio voto è:

Jane

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