venerdì 14 febbraio 2020

Recensione: "Giochi proibiti" di Raine Miller (Brit De Mille) - Vegas Crush Vol.2

Buongiorno meraviglie!
Pronte a tornare sul ghiaccio e nella città del peccato con i giocatori di hockey più famosi a Las Vegas?
Ci pensano la Hope Edizioni e Raine Miller a regalarci qualche ora spensierata in loro compagnia!

Giochi proibiti” è il secondo volume della serie Vegas Crush, arriva dopo Colpo vincente che mi era piaciuto e di cui vi avevo parlato in una recensione (QUI).




Titolo: Giochi Proibiti
Autore: Raine Miller as Brit DeMille
Serie: Vegas Crush #2
Genere: Sport romance
Traduzione: Marco Machera
Cover: Angelice
Data di uscita: 6 febbraio
Trama:
"C’è molto altro in me di quanto non abbia mostrato al pubblico." - Georg Kolochev, VEGAS CRUSH
No, non bevo vodka direttamente dalla bottiglia. Non la verso nemmeno sui cereali a colazione. Non ho bisogno di andare in riabilitazione… a meno che non significhi starsene chiuso in una stanza, da solo, con una certa bionda mozzafiato. Ho esagerato con le feste, devo ammetterlo. Sì, mi sono anche guadagnato una certa reputazione da sciupafemmine, lontano dal campo di gioco. Questo perché sono stato imprudente con i miei post sui social, ma so bene cosa conta davvero nella mia vita.
Mi importa solo di due cose: l’hockey e… Pamela Jenson.
La mia fisioterapista preferita ha bisogno di me, più di quanto lei possa immaginare, perché sarò l'uomo che le farà conoscere il peccato.
Sì, proprio così.
Sarò il suo primo amante.
Peccare con Pam non è mai stato così eccitante.
Giochi Proibiti è uno sport romance autoconclusivo, con protagonisti un ragazzaccio russo, campione d’hockey su ghiaccio, e una fisioterapista non proprio innocente! L’atmosfera si farà piccante, dove si fa fisioterapia…


La protagonista di Giochi proibiti è Pam che, se avete letto come me Colpo vincente, avevamo già conosciuto e che mi aveva colpita per la sua sfrontatezza è ora la nuova fisioterapista dei Vegas Crush!
Georg, il giocatore (sexy, ma chi lo nota?) Di hockey che anche lui avevamo incontrato è l'ossessione vivente di Pam che sembra proprio sia attratta da ogni cosa di lui.

Di solito, in un romance quando un protagonista è "lo sciupafemmine" o "la sbarazzina" di turno, l'altro è ben saldo nei suoi principi. Uno va a bilanciare l'altro. Dove uno trova divertimento a spassarsela, l'altro vuole stabilità e difficilmente scende a patti, anzi aspetta che sia l'altra persona a farlo.
Ma in "Giochi proibiti" le scarpe in tavola sono cambiate. Non abbiamo la contrapposizione di caratteri che siamo abituate a vedere. In questo romanzo entrambi i protagonisti non amano le relazioni durature, entrambi non si lasciano abbindolare da promesse. Vogliono godersi la tranquillità delle non-relazioni. Non vogliono incappare in problemi e sono abituati a flirtare con ogni essere vivente gli capiti davanti.



Cercare di capire questi protagonisti non è stato semplice per me. Georg in fin dei conti l'ho trovato abbastanza ordinario, mentre entrare in empatia con Pam è stato difficile. Ha questa corazza, questa apparente sicurezza esterna che mostra a tutti, anche alla sua migliore amica e di cui si spoglia raramente. Solo quando ho letto i suoi pensieri tra se e se ho compreso che ha un profondo dolore che cerca di celare in ogni modo possibile, ma comprendere la maggior parte delle sue azioni non mi è risultato scorrevole.

Le ambientazioni le ho trovate ben descritte, rispetto al primo libro più ricche e più significative, seppur semplici e non troppo approfondite.

La crescita veloce, a mio parere troppo immediata, dei sentimenti è stato un punto di sfavore per il romanzo. Credo che tutta la parte dei sentimenti profondi non sia stata contestualizzata come avrei voluto. Ovviamente è il mio punto di vista personale, io amo la crescita lenta e graduale dei sentimenti. In "Giochi proibiti" mi sono sentita destabilizzata da questa crescita e dimostrazione, proprio perché per gran parte del libro si rimane in una situazione di stallo in cui i protagonisti rimangono abbastanza fermi sulle loro idee e non scendono a confessioni importanti come mi sarei aspettata, per poi salire nell'ascesa dei sentimenti molto velocemente, a mio parere.

Raine Miller, o Brit De Mille se volete, rimane comunque una certezza. La velocità con cui riesco a leggere le sue storie per la fluidità e la facile scorrevolezza mi lascia sempre basita. Era già successo, e anche con Giochi Proibiti posso dire di aver divorato il romance in tempi record!
Tra i due ho preferito il primo, devo anche ammettere però che avevo grandi aspettative su questo secondo volume che però non mi ha entusiasmata quanto il suo precedente. Ci tengo a ricordare che ogni volume della serie ha una storia con personaggi diversi e sono autoconclusivi, anche se nel corso della lettura si incappa in quelli che erano i protagonisti del precedente e ci viene lanciata qualche nuova conoscenza che conosceremo più a fondo in futuro.

Tirando le somme di questo sport romance, cosa posso dire?

La parte più bella della lettura è stata quando i protagonisti, con le loro azioni e i loro pensieri, mi hanno contagiata nel crederci. Nel credere in loro e in questa storia d'amore. Seppur titubanti e senza esperienza nelle relazioni, Pam e Georg mano a mano che il tempo passava sono stati i primi a credere l’uno nell’altra, a fidarsi e a voler cambiare quella che per loro era la routine.
Il mio voto: 





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